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UNA "RIBOTTA ECCELSA" TRA LE STELLE: Cena e osservazione al telescopio presso Carmina Arvalia a Castagneto Carducci, in Provincia di Livorno.
Venerdì 22 luglio, dalle ore 20:00.
Prezzi: 35 €, cena e Stargazing AstroTour.
Per informazioni e prenotazioni: carminarvalia@gmail.com; 333 3203301 (Maria Chiara Perrone).
Situata sulla celebre Strada del Vino e dell'Olio Costa degli Etruschi (via bolgherese), in località Fonte di Foiano nella prestigiosa area comunale di Bolgheri, Carmina Arvalia Azienda Agricola Carla Simonetti è una realtà agricola dedita alla produzione di vini e olio.
Nel corso della serata, i partecipanti avranno l'occasione di assistere ad una sessione di orientamento astronomico, volta a riconoscere le costellazioni e le stelle caratteristiche del periodo. All'orienteering seguirà l'osservazione astronomica al telescopio, curata da un operatore esperto di Astronomitaly: dalle splendenti Vega, Deneb e Altair del triangolo Estivo, spettacolari doppie Mizar e Albireo, fino a oggetti del profondo cielo come la nebulosa M27 e il pianeta Saturno con il suo strabiliante sistema di anelli.
L'AZIENDA AGRICOLA
Podere Trinci, reperibile nella cartografia storica sin dal 1600, è un rettangolo di 3 ettari, con piccola casa colonica, alle pendici della collina di Segalari sulla “Strada del Vino e dell'Olio-Costa degli Etruschi” nel territorio vitivinicolo della Doc Bolgheri, Comune di Castagneto Carducci (Li-Toscana), alta Maremma.
L'attività agricola, gestita in proprio, è concentrata sulla produzione di un vino rosso IGT ed un olio extra-vergine di oliva genuini perché ottenuti attraverso lavorazioni colturali rispettose del terreno e delle piante secondo procedimenti tradizionali salvaguardando proprietà e caratteristiche naturali delle materie prime e dei loro prodotti.
Il vino, “Carmina Arvalia” è uno, è rosso: nasce da una presella di neanche un ettaro ed il suo bouquet è un melange di note floreali: merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc, sangiovese, syrah. Il piccolo vigneto è stato messo a dimora da tutti noi nel 2003, grazie al trasferimento di un diritto di impianto, conservato per oltre cinquanta anni in terra salentina, nel podere, della nostra nonna maremmana Camilla Trinci, cugina di un altro Trinci, Giovanni, amico di Giosuè Carducci ed esperto degustatore di vini.
La cura e la coltivazione del terreno e delle piante, così come la vinificazione, sono state volute da nostro padre e sono tuttora improntate alla genuinità; è stata una scelta irrinunciabile frutto di una decisione paterna di gioventù, risalente ad anni in cui le parole 'ecologico', biologico', 'naturale' non erano ancora state coniate nel significato attuale. In vigna si escludono perciò diserbanti, concimazioni chimiche e trattamenti sistemici, così come qualunque pratica di forzatura, irrigazione compresa; a completamento del ciclo produttivo e per l'arricchimento del terreno è stato scelto l'utilizzo agronomico dei sottoprodotti della vinificazione. L'assistenza alle piante è manuale così come la raccolta e la cernita del frutto che viene lavorato appena staccato dalla vite così da preservarne integrità e sanità. In cantina la fermentazione è assistita da follature manuali con sommersione soffice del cappello e macerazione sulle bucce per circa otto-dieci giorni; è utilizzato il torchio tradizionale; la vinificazione, priva di additivi, salvo dosi minime di solfiti, è interamente in acciaio; il vino sosta in acciaio per almeno tre anni, accudito con travasi, non è filtrato, è da noi imbottigliato, e si affina in vetro per almeno sei mesi. Le bottiglie prodotte sono legate alla stagione in qualità e quantità, attestandosi su una media di poche migliaia per anno.
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